TIPOLOGIA | PREZZI €/m² x 1.000 |
INDICE COMMERCIABILITÀ |
---|---|---|
Immobili nuovi |
/ | / |
Immobili signorili |
1,6 - 2,2 | Buono |
Immobili medi |
1,2 - 1,6 | Medio |
Immobili medi/modesti |
0,9 - 1,2 | Medio |
Si hanno tracce di San Donato solamente a partire dal 1536, quando le truppe francesi devastano una parte della zona, compresa la chiesetta omonima. Verso la fine del 1800 il quartiere si estende con nuove costruzioni intorno a corso Francia e via Cibrario, e l'area acquista un'identità residenziale. I primi decenni del 1900 vedono la nascita dei villini in stile liberty, in un quartiere già celebre per essere la casa di diverse fabbriche di cioccolato e cacao. In via Avet, per esempio, nel 1818 nasce la Caffarel, e in seguito, grazie all’incontro del nipote, Ernesto Alberto Caffarel, con l’artigiano del cioccolato Michele Prochet, viene inaugurata la Caffarel-Prochet, famosa per i suoi gianduiotti. In Via Balbis 19 nel 1850 Michele Talmone apre il suo stabilimento per la lavorazione del cacao, conosciuto in tutto il mondo anche per i suoi manifesti pubblicitari. A San Donato hanno vissuto il cardinale Carlo Maria Martini, Vittorio Messori e Vincenzo Lancia. Nella chiesa di Nostra Signora del Suffragio e Santa Zita, si trova invece la tomba dal beato Francesco Faà di Bruno. Scienziato, matematico, teologo e religioso, a cent'anni dalla sua morte è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II. Ha vissuto in via San Donato 31, dove oggi si trova il museo a lui dedicato.