Il Disegno di legge di bilancio 2022 inizia questa settimana il suo iter di approvazione al Senato; Il quadro complessivo che emerge dalla bozza circolata denota una buona propensione del Governo a fornire al settore edilizio una prospettiva di medio termine e non soltanto di brevissima scadenza, fermo restando che su alcuni punti ci sarà ancora molto da lavorare, sia in sede di affinamento tecnico dei testi, sia per sciogliere alcuni nodi politici di fondo.
Nell’ultima versione del Disegno di legge di bilancio troviamo quindi due delle disposizioni più attese:
- la conferma al 110% del superbonus per gli interventi effettuati dai condomìni e dalle persone fisiche, sulle spese sostenute sino al 31 dicembre 2025, pur con una riduzione progressiva della detrazione per gli anni 2024 e 2025;
- la proroga al 31 dicembre 2024 delle detrazioni per interventi “edilizi” (si tratta della detrazione IRPEF al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, del sismabonus, dell’ecobonus, del bonus mobili, del bonus verde), mentre è invece prorogato all’anno 2022 il bonus facciate con una riduzione della detrazione dal 90% al 60%;
Il testo del Disegno di legge di Bilancio 2022 conferma altresì, anche per le spese sostenute nel 2022, nel 2023 e nel 2024, le opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito per le detrazioni edilizie diverse dal superbonus 110%, ma fin da subito entrambe le opzioni devono fare i conti con i maggiori controlli introdotti dal decreto legge antifrodi (D.L. n. 157/2021), pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 novembre scorso.
Vediamo meglio nel dettaglio il contenuto delle singole disposizioni.
Superbonus 110% - proroga con diverse scadenze e misure
Per nulla omogeneo, ancora una volta, il quadro delle proroghe relativamente al superbonus 110%.
Per gli interventi effettuati dai condomìni e dalle persone fisiche per gli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, il superbonus verrebbe confermato al 110% sulle spese sostenute sino al 31 dicembre 2023, dopodiché la misura della detrazione si ridurrebbe al 70% per le spese sostenute nell’anno 2024 e al 65% per le spese sostenute nell’anno 2025.
Per gli interventi effettuati da persone fisiche su edifici unifamiliari, la proroga del superbonus 110% sarebbe invece limitata al 31 dicembre 2022 e comunque con pesanti limitazioni, posto che varrebbe soltanto:
- se gli interventi sono eseguiti da persone fisiche con ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) non superiore a 25.000 euro annui che eseguono gli interventi su unità immobiliari adibite ad abitazione principale;
- oppure se gli interventi sono eseguiti da persone fisiche che, alla data del 30 settembre 2021 avevano effettuato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, avevano avviato le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Proroga bonus ristrutturazione
Verrebbero prorogati al 31 dicembre 2024, in particolare:
- il potenziamento al 50% della detrazione IRPEF per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cui all’art. 16-bis del TUIR;
- il sismabonus, di cui ai commi 1-bis e ss. dell’art. 16 del DL 63/2013, con riguardo a tutte le tipologie di detrazioni per interventi (dal 50% del comma 1-bis al 70-80% del comma 1-quater e 75-85% del comma 1-quinquies);
- l’ecobonus, di cui all’art. 14 del DL 63/2013, con riguardo sia alle detrazioni 50-65%, sia con riguardo alle detrazioni 70-75% del c.d. “ecobonus parti comuni”;
- il bonus mobili, di cui all’art. 16 comma 2 del DL 63/2013;
- il bonus verde, di cui all’art. 1 commi 12-15 della L. 205/2017.
Con riguardo al bonus mobili, tuttavia, il limite massimo di spesa cui applicare la detrazione IRPEF del 50% scenderà, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022, dagli attuali 16.000 euro a 5.000 euro. La detrazione, inoltre, sempre per le spese sostenute nel 2022, spetterà a condizione che gli interventi edilizi sull’immobile che verrebbe arredato siano iniziati dal 1° gennaio 2021.
Bonus facciate con aliquota ridotta
Verrebbe confermata la proroga al solo anno 2022 del c.d. “bonus facciate” di cui all’art. 1 commi 219-223 della L. 160/2019, ma con una riduzione della detrazione dal 90% al 60%.
Proroga delle opzioni sconto in fattura/cessione credito con maggiori controlli
L’ultima versione del testo del Disegno di legge di Bilancio 2022 conferma, anche per le spese sostenute nel 2022, nel 2023 e nel 2024, le opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito per le detrazioni edilizie diverse dal superbonus 110%.
La proroga della possibilità di trasferire i bonus edilizi si intreccia inevitabilmente con i maggiori controlli introdotti dal decreto legge antifrodi (D.L. n. 157/2021), in vigore dal 12 novembre scorso.
In base al nuovo decreto, infatti, per tutti i bonus edilizi diversi dal 110%, in caso di opzione per la cessione del credito/sconto in fattura, sarà necessario il visto di conformità e l’asseverazione tecnica di congruità delle spese sostenute.
Per il 110%, invece, il visto di conformità viene richiesto anche nel caso in cui il superbonus sia utilizzato dal beneficiario in detrazione nella dichiarazione dei redditi (finora invece l’obbligo era previsto solo nel caso di opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura).
Il visto non sarà necessario se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente, attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle Entrate, ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale.
Se stai cercando case e appartamenti a Torino, scopri con Furbatto qui di seguito le nostre migliori proposte.
Compila questo form.