La proroga degli sfratti volge al termine.

La proroga degli sfratti volge al termine.

Proroga sfratti. Cosa devi sapere.

Facciamo il punto sulla proroga degli sfratti con l’avvocato Alberto Amateis di Torino.


Investire nell’immobiliare è pacificamente uno dei modi più sicuri per tutelare il proprio patrimonio ma non esiste un investimento totalmente sicuro e ne hanno avuto prova i proprietari che nel periodo della pandemia si sono visti negare la possibilità di liberare gli immobili dai conduttori morosi.


Ora volge al termine la proroga dell’esecuzione degli sfratti che possono essere messi in esecuzione con la sola eccezione di quelli convalidati tra il primo ottobre 2020 e il 30 giugno 2021 che, in forza della Legge di conversione del Decreto Legge 41/21 (c.d. decreto sostegni), potranno essere messi in esecuzione solo a far data dal 1° gennaio del prossimo anno.


La sospensione dell’esecuzione degli sfratti, che è durata per tutto il periodo della pandemia, se da un lato ha sicuramente tutelato i conduttori che effettivamente si sono venuti a trovare nell’impossibilità di pagare il canone a causa delle restrizioni alle attività economiche imposte dal Covid; d’altro canto ha messo in difficoltà molti proprietari che su quei canoni facevano affidamento per il loro sostentamento e privando comunque di una fonte di reddito quanti avevano dedicato parte del proprio patrimonio immobiliare alla locazione. In effetti, l’ultimo provvedimento di sospensione è stato rinviato al vaglio della Corte Costituzionale in quanto i Tribunali, ai quali la questione era stata sottoposta, hanno rilevato diversi aspetti potenzialmente in contraddizione con la Carta fondamentale tra i quali la circostanza che il provvedimento sia applicabile anche alle situazioni di morosità nate prima della pandemia e quindi senza alcun legame con questa e inoltre il fatto che la norma non permetta al Giudice di valutare nel caso concreto le condizioni economiche sia del conduttore che del locatore per giudicare quale soggetto sia più meritevole di tutela e, al contrario, imponendo, di fatto, di considerare sempre prevalenti le ragioni del conduttore.


Finalmente i proprietari hanno la possibilità di disporre nuovamente dei loro beni come meglio credono anche se necessariamente con tempi inevitabilmente più lunghi dell’ordinario perché nel periodo di sospensione si è accumulato un ingente carico di lavoro che ora arriva in un’unica ondata sulle scrivanie degli Ufficiali Giudiziari e che richiederà un periodo, si spera breve, per essere smaltito. Come intervento a favore dei proprietari che si sono trovati nell’impossibilità di liberare gli immobili occupati da inquilini morosi, oltre all’esclusione delle imposte sui canoni non percepiti, la Legge di conversione del decreto sostegni bis (D.L. 73/21) ha disposto l’esenzione dall’IMU con la restituzione della prima rata, ove già versata.

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