Case green: cosa dice la nuova direttiva europea

Case green: cosa dice la nuova direttiva europea

Il nuovo testo si presenta più flessibile rispetto a quelli precedenti per quanto riguarda tempi e modalità degli interventi di efficientamento energetico degli immobili.

È un sasso che ha smosso le acque e turbato il sonno di molti proprietari di casa. Si tratta del Energy performance building derective (Epbd), la direttiva europea che regola le norme sull’efficientamento degli immobili residenziali. In documento, di cui abbiamo già trattato in questo blog, è stato negli scorsi mesi al centro di un ampio dibattito per via delle norme contenute.

Ora si è giunti a un nuovo accordo tra parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione di Bruxelles. Sul tema L’Europa ha fatto parzialmente marcia indietro e allargato un po’ di più le maglie. Secondo l’ultima versione della direttiva, approvata lo scorso 7 dicembre: “Gli Stati membri garantiranno che il patrimonio edilizio residenziale riduca il consumo medio di energia del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035.”

Importante sottolineare questo aspetto: sono eliminati i parametri delle classi energetiche legate ad ogni singolo edificio per preferire medie di riferimento che ogni Stato membro potrà definire in relazione alla condizione del proprio patrimonio edilizio.

(Fonte: Ansa.it)

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